Recensioni

Forse dovresti parlarne con qualcuno

Una psicoterapeuta, il suo psicoterapeuta, la nostra fragilità messa a nudo.
Di Lori Gottlieb

“Se creiamo lo spazio giusto e ci concediamo il tempo necessario, ci imbattiamo in storie per le quali vale la pena aspettare, storie che definiscono le nostre vite.”
L. Gottlieb

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Lori Gottlieb ci consegna un testo lieve, a tratti umoristico, ma anche ricco di spunti importanti e di attimi di commozione.

Il suo lavoro si colloca a metà tra un’autobiografia ed un romanzo psicologico, dove la protagonista si muove su un doppio binario: quello che la vede impegnata nel suo lavoro di terapeuta e, al contempo, di paziente.

La trama si sviluppa a partire dall’improvvisa rottura con il suo fidanzato e dal suo conseguente smarrimento emotivo. Questo avvenimento la porterà alla ricerca di un aiuto, ad entrare nella stanza di terapia sedendosi dall’ “altra parte”, osservando il suo terapeuta con curiosità e a tratti sospetto.

I capitoli del libro si alternano tra la descrizione del percorso di Lori e quello dei suoi pazienti. Emergono via via considerazioni sul lavoro dello psicoterapeuta, sui grandi temi della vita, sulla possibilità, nonostante tutto, di prendersi cura dei propri dolori.

E’ interessante la messa a nudo della psicoterapeuta che, in questo caso, si mostra nelle sue umane debolezze, nella sua impossibilità di affrontare da sola la sua separazione. Come in ogni buona psicoterapia, il problema iniziale portato da Lori e dai suoi pazienti, aprirà le porte a questioni assai più ampie e complesse.

Questo è un romanzo sull’assunzione di responsabilità, sul coraggio di affrontare le proprie gabbie interiori e sulle relazioni, compresa quella tra paziente e terapeuta.

La scrittura è fluida e diretta, la lettura risulta scorrevole e leggera. Non è un testo per addetti ai lavori, ma per chiunque nutra curiosità sul mondo della psicoterapia e sull’animo umano.